Alberi erranti e naufraghi di Alberto Capitta edito da Il Maestrale
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Alberi erranti e naufraghi

Editore:

Il Maestrale

Collana:
Narrativa
Data di Pubblicazione:
23 gennaio 2013
EAN:

9788864291239

ISBN:

8864291237

Pagine:
208
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Trama Alberi erranti e naufraghi

In un'innominata ma riconoscibile Sardegna settentrionale si intrecciano i destini delle famiglie Arca, Nonne e Branca. Piero e Giuliano Arca, padre e figlio, vivono ai margini della città in un casolare pieno di animali feriti che loro raccolgono e curano. In città risiedono i Nonne: il capofamiglia Sebastiano, una moglie sottomessa e due figli: l'adorato Michelangelo, militare di carriera, ed Emilio, deprecato per le sue mollezze e per l'amicizia indecorosa con Giuliano Arca. Infine i Branca: Edoardo, notaio di lungo corso, e la figlia Maddalena che nella grande villa di famiglia convivono in un'armonia che sarebbe perfetta se lei non s'innamorasse di Michelangelo Nonne, sgradito al padre della ragazza. Gli accadimenti ricevono una spinta prepotente quando Piero Arca scompare in una giornata di neve insanguinata dalla carneficina di tutte le sue bestie. Inizia così per Giuliano il viaggio alla ricerca del padre, un viaggio carico d'esperienze che lo riporterà al punto di partenza, dove gli eventi potranno prendere una piega imprevedibile, rimescolando le sorti di tutti i personaggi di questo quarto romanzo di Capitta.

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4 di 5 su 1 recensione

La magia di una terraDi b. simonetta-9 gennaio 2015

Questo libro è stato votato come libro dell'anno 2013 di Fahrenheit, l'intelligente trasmissione su libri e cultura di Rai Radio3. Molto, molto interessante, un libriccino che si finisce con la sensazione di avere avuto tra le mani un piccolo gioiello, per tanti motivi: intanto per la storia sospesa nel tempo e nello spazio, in cui piccoli indizi ti riportano al tempo attuale e alla Sardegna, di certo, ma in cui per il resto si viene abilmente trascinati in un clima di magia, odori, sensazioni, storie che sanno di leggenda, personaggi trasfigurati come i protagonisti di fiabe. C'è quel clima da letteratura sudamericana che solo un rapporto sensuale e magico con la propria terra può indurre. Poi c'è il linguaggio, veramente interessante, fatto di parole rimaneggiate, riscoperte, utilizzate in modo inusuale, che stupiscono per come sanno vivificare le cose che raccontano, e perché dimostrano come si possa fare rivivere la nostra lingua, troppo spesso mortificata da un quotidiano impoverimento.