Agrò e la deliziosa vedova Carpino di Domenico Cacopardo Crovini edito da Marsilio
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Agrò e la deliziosa vedova Carpino

Editore:

Marsilio

Collana:
Farfalle
Data di Pubblicazione:
9 giugno 2010
EAN:

9788831706094

ISBN:

8831706098

Pagine:
252
Formato:
brossura
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione Agrò e la deliziosa vedova Carpino

Agli inizi del 1991, al sostituto procuratore Italo Agrò, appena trasferito a Roma, viene assegnata come primo caso l'inchiesta sulla morte del commerciante di gioielli Abramo Carpino, trovato morto nella sua Mercedes davanti all'ingresso di casa. I sospetti del fratello del defunto, Aaron, si indirizzano sulla vedova, vista teneramente abbracciata a un uomo. Ma le indagini fanno scoprire ad Agro che non tutto è come sembra nella vicenda e che la verità potrebbe essere assai più complessa. Sarà durante una forte nevicata che blocca tutti gli indiziati nella villa di famiglia che Agrò, interrogandoli uno alla volta e incrociando le deposizioni come nella migliore tradizione del giallo classico, risolverà il caso.

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3 di 5 su 2 recensioni

Un Siciliano a Roma Di S. Paolo-25 agosto 2013

L'investigatore questa volta è il magistrato ma, guarda un po', è siciliano, ha rapporti tempestosi con il superiore e, invece, risulta particolarmente attratto/attraente per l'altro sesso. Non grande fantasia quella dimostrata da Cacopardo in questa occasione: gli elementi narrativi e i personaggi sanno di già visto, e la storia non appassiona quanto dovrebbe un giallo. I fatti di cronaca politica del 1991 sono quasi avulsi dalla narrazione che, peraltro, scorre via sufficientemente veloce in quanto ben scritta e avente il pregio di non eccedere le 200 pagine. I riferimenti ai luoghi romani potrebbero essere interessanti qualora non eccedessero in pedanteria, così come alcune insistenze sulla descrizione dei personaggi.

Agrò e la deliziosa vedova CarpinoDi p. raffaele-6 aprile 2011

Una commedia umana semplice ma allo stesso tempo raffinata, che non potrà non farvi ridere di gusto. Questa è la prima storia che vede come protagonista Agrò e lo si può considerare in un certo senso, visti anche i riferimenti nel testo, un omaggio alla figura di Maigret. Forse la storia e il suo meccanismo sono semplici, ma almeno due pregi vanno assolutamente segnalati. Il primo è legato alla storia stessa, che è la prima di una serie, anche se viene pubblicata solo ora, e dove perciò tutto, o una gran parte ha inizio. In particolare ha inizio il rapporto di stimaamicizia tra Agrò (sostituto procuratore) e Scuto un vicecommissario di Pubblica Sicurezza che quasi per caso (o distrazione) viene affiancato ad Agrò. E' sempre emozionante vedere un rapporto di amicizia nascere e svilupparsi, sia se ciò avviene sulla carta e nell'immaginazione del lettore, che nella vita reale. Ci si immagina perciò in quanti casi ciò sia avvenuto, avvenga e possa ancora avvenire in molti campi diversi, non solo nell'ambito della giustizia, e quante volte queste amicizie fatte anche di stima e di rispetto siano poi quelle che effettivamente consentano il raggiungimento dell'obiettivo. C'è poi un altro aspetto che riguarda più propiamente l'uomo Cacopardo. Decisamente torinese per caso, ma fortemente siciliano e meridionale per tutto il resto: nella cultura, nella nobiltà, nel rispetto di certe forme. Una miscela che consente all'uomo, ed in definitiva al sostituto Agrò, di non accontentarsi di ciò che scorre in superficie, ma mantenendosi saldo a certe tradizioni di scavare in profondità.