Agalma. Icone e simboli tra Platone e il neoplatonismo
- Editore:
Pàtron
- Data di Pubblicazione:
- 2008
- EAN:
9788855529914
- ISBN:
8855529919
- Pagine:
- 284
- Formato:
- rilegato
Descrizione Agalma. Icone e simboli tra Platone e il neoplatonismo
Intorno alla storia del termine greco agalma, a cui ben poca attenzione era stata dedicata finora, ruota un capitolo cruciale della riflessione sulle immagini nella tradizione platonica, in particolare dei suoi sviluppi fra Antichità e tarda Antichità. Con un assunto di base: tale riflessione è indissociabile da quella sul significato delle parole e sul senso e la sintassi del logos. O meglio, almeno già dai dialoghi di Platone la filosofia del linguaggio verbale assume i modelli semantici coniati per una più generale teoria dell’immagine. L’agalma sa parlarci tanto di alterità e scacchi interpretativi quanto di aspirazioni alla totalità e alla verità, dunque di una continua dialettica fra ratio filosofica ed ambizioni mistiche. Questa dialettica segna l’intreccio dell’identità dell’immagine con quella del simbolo, ovvero con la molteplicità di concezioni del simbolo che i testi neoplatonici (e non solo) sanno restituire. E proprio in virtù di tale intreccio, lo splendore che il termine agalma implica, fin dalle sue radici omeriche, si irraggia sulla cosmologia come sull’eros, sull’arte antica della tessitura come sulla pittura e la scultura, sui contrasti fra paganesimo e cristianesimo come sull’esegesi allegorica, sulla follia iniziatica come sulle strategie politiche… L’autrice non propone una immediata spiegazione della parola agalma, piuttosto ne fa affiorare le sfumature semantiche dal dialogo fra testi che accompagna l’intero libro, concepito dunque come un percorso di progressivo disvelamento. Tutti i passi qui citati da testi greci, sia dai classici sia da frammenti o scolî o commenti dei quali non esistono ancora edizioni in italiano, sono presentati tanto in lingua originale quanto nella traduzione dell’autrice stessa.Intorno alla storia del termine greco agalma, a cui ben poca attenzione era stata dedicata finora, ruota un capitolo cruciale della riflessione sulle immagini nella tradizione platonica, in particolare dei suoi sviluppi fra Antichità e tarda Antichità. Con un assunto di base: tale riflessione è indissociabile da quella sul significato delle parole e sul senso e la sintassi del logos. O meglio, almeno già dai dialoghi di Platone la filosofia del linguaggio verbale assume i modelli semantici coniati per una più generale teoria dell'immagine. L'agalma sa parlarci tanto di alterità e scacchi interpretativi quanto di aspirazioni alla totalità e alla verità, dunque di una continua dialettica fra ratio filosofica ed ambizioni mistiche. Questa dialettica segna l'intreccio dell'identità dell'immagine con quella del simbolo, ovvero con la molteplicità di concezioni del simbolo che i testi neoplatonici (e non solo) sanno restituire. E proprio in virtù di tale intreccio, lo splendore che il termine agalma implica, fin dalle sue radici omeriche, si irraggia sulla cosmologia come sull'eros, sull'arte antica della tessitura come sulla pittura e la scultura, sui contrasti fra paganesimo e cristianesimo come sull'esegesi allegorica, sulla follia iniziatica come sulle strategie politiche… L'autrice non propone una immediata spiegazione della parola agalma, piuttosto ne fa affiorare le sfumature semantiche dal dialogo fra testi che accompagna l'intero libro, concepito dunque come un percorso di progressivo disvelamento. Tutti i passi qui citati da testi greci, sia dai classici sia da frammenti o scolî o commenti dei quali non esistono ancora edizioni in italiano, sono presentati tanto in lingua originale quanto nella traduzione dell'autrice stessa.