Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere
- Editore:
Piemme
- Traduttore:
- Fossati F.
- Data di Pubblicazione:
- 2002
- EAN:
9788838470240
- ISBN:
8838470243
- Pagine:
- 352
Descrizione Afghanistan, dove Dio viene solo per piangere
Shirin-Gol ricorda ancora le montagne dell'Indu Kusch non devastate dalle bombe. Viveva, da bambina, in uno sperduto villaggio di montagna a cui era stato dato il nome di "Dolce Fiore" e la sua vita pareva già fissata. Poi arrivarono i russi e iniziò una guerra stupida che si portò via padri, fratelli, mariti. Da allora Shirin-Gol non ha smesso di fuggire: dalla fame, dalla miseria, dalla negazione dei più elementari diritti umani, dai soldati dell'Armata Rossa, dai Mujahedin, dai Talebani, da decenni di efferate faide fratricide che hanno devastato l'anima del suo paese.
Recensioni degli utenti
La donna negata.-21 settembre 2011
Prima i Signori della guerra e poi ancora peggio: "I Talebani". Un paese devastato da guerre intestine, la fame le bombe, le fughe. Donne ricoperte dalla testa ai piedi, una scusa per nasconderle da occhi indiscreti mentre vengono stuprate dai padroni dell'Afghanistan. Gli uomini si ritengono depositari di ogni diritto sulle donne, la verginita' femminile e' di assoluta importanza sia per la donna che per l'uomo, eppure questi Talebani, le rapiscono per i propri piaceri sessuali, le disonorano per poi considerarle impure e prostitute. Le donne non possono leggere ne scrivere, non possono uscire di casa se non accompagnate da uomini e tante di esse non hanno piu' parenti maschi e per loro e' fame e morte. Con l'arrivo dei Talebani le donne smettono di esistere, non possono essere curate da medici uomini, ma alle donne e' negato l'esercizio di ogni professione, donne che muoiono di curabilissime malattie. Donne disprezzate perche' donne, donne date in mogli per debiti di gioco, donne mutilate nei genitali, bambini strappati ai genitori per diventare i trastulli sessuali dei Talebani per poi essere educati ed inquadrati nei loro squadroni di assassini. Quante di queste donne hanno subito queste brutalita' e soprusi, e vogliono resistere, perche' mostrare il viso e' resistenza, insegnare e imparare a leggere e scivere e' resistenza. Shirin-Gol ha imparato a leggere e scrivere, ha avuto figli, alcuni frutti di violenze sessuali, e' fuggita da quel paese dove le leggi erano dettate dall'ignoranza di uomini che interpretavano la religione a modo loro, solo per detenere il potere assoluto sulla popolazione soprattutto femminile.