Acque torbide per l'investigatore Astengo
- Editore:
Frilli
- Collana:
- Tascabili. Noir
- Data di Pubblicazione:
- 1 gennaio 2012
- EAN:
9788875637194
- ISBN:
8875637199
- Pagine:
- 204
Descrizione Acque torbide per l'investigatore Astengo
Michele Astengo è un investigatore privato disilluso dalla vita e dal genere umano. Non ama troppo le complicazioni. Innanzitutto quelle sentimentali. Un lupo solitario, insomma. Ha un ufficio a Genova, in Salita San Matteo, e i casi di cui si occupa più frequentemente sono quelli di adulterio. Soldi facili, poca fatica e soprattutto poco coinvolgimento personale. Pedinare e attendere il momento giusto. Cogliere l'attimo del tradimento, immortalarlo e fornire prove inconfutabili al cliente. Tutto qua. Un giorno però la sua polverosa routine viene scompaginata da un caso apparentemente ordinario. Tutto parte dall'incarico conferitogli dalla moglie dell'assessore regionale all'ambiente, Luca Tessori. Chiede le prove dell'infedeltà del coniuge e Astengo non si tira indietro, anche perché il caso si prospetta remunerativo. Ben oltre il tariffario normale. Ne pedina così il marito, accertandone l'infedeltà. Ma niente è quel che sembra. Il cadavere di Luca Tessori infatti pochi giorni dopo viene rinvenuto in mare. È morto affogato, ma nei suoi polmoni non c'è acqua salata... per Michele Astengo è troppo tardi tirarsi indietro. Ormai è finito in un gioco più grande di lui. L'unico modo per non farsi stritolare è giocare. Fino in fondo.
Recensioni degli utenti
Troppo simile a "Chinatown" di Roman Polanski-13 luglio 2015
Non c'è molto da dire per quanto riguarda la trama di questo libro, che è la copia pressoché esatta di ciò che accade all'investigatore J.J. Gittes in "Chinatown". Le uniche differenze sono qualche pestaggio in meno e qualche variazione sul finale (variazioni non molto convincenti, in ogni caso). Nel libro compare un cinese, che potrebbe essere un omaggio a Polanski, ma questo non basta a giustificare una trama davvero troppo, troppo simile. Come se non bastasse, lo stile a mio parere è molto discutibile: gli autori vanno continuamente a capo anche con frasi per cui basterebbe una semplice virgola, e leggere diventa veramente snervante. Dal lato tecnico, la carta spessa e la rilegatura con filo refe sono apprezzabili a livello di impegno, ma il formato piccolo rende queste cose controproducenti, infatti il volume è fisicamente difficile da tenere aperto. Mi dispiace, io lo sconsiglio: meglio stare una serata sul divano a guardare "Chinatown" (tra l'altro vincitore del premio Oscar per la miglior sceneggiatura originale)