Il libro dell'inquietudine
- Editore:
Mondadori
- Collana:
- Oscar moderni
- Data di Pubblicazione:
- 30 agosto 2016
- EAN:
9788804670469
- ISBN:
8804670460
- Pagine:
- 490
Descrizione Il libro dell'inquietudine
"Il libro dell'inquietudine" è il "Grande Libro" che Pessoa scrisse nel corso di tutta la vita, il progetto mai concluso cui si dedicò dagli anni Dieci al 1934 almeno. "Il libro che Pessoa ha scritto ma non ha mai letto" secondo la paradossale definizione di Eduardo Lourenço, ci è giunto in forma di centinaia di frammenti che, nella loro grande maggioranza, raccontano l'autobiografia "senza avvenimenti" di Vicente Guedes prima, di Bernardo Soares poi. In particolare Soares, aiuto contabile in una ditta di Lisbona, è l'uomo qualunque, prigioniero della quotidianità, stritolato dal ripetersi di giorni sempre uguali e dalla mediocrità dei colleghi, l'uomo perennemente alla finestra, le cui vie di fuga sono l'arte, il sogno, l'immaginazione. Cinico, a volte freddo, egocentrico ed egoista, Soares scruta dentro di sé con narcisistico, morboso ed esacerbato interesse per le proprie sensazioni. I brani di diario, i cui motivi costanti sono il tedio, la stanchezza, l'inazione, il sogno, la fuga dal mondo reale, la fobia dei rapporti interpersonali, si alternano a riflessioni sull'arte, la politica, la scienza... Ma il "Libro" non è solo questo: è anche uno scrigno di testi di taglio simbolista, le cui atmosfere rarefatte ci proiettano in un mondo onirico e atemporale molto suggestivo.
Recensioni degli utenti
Da consultare-15 dicembre 2010
Alcuni passi sono molto belli, ma alla lunga stanca. Secondo me è uno di quei libri che si dovrebbe leggere a salti. E' un flusso di pensieri, a volte incomprensibile; a volte capita che rispecchino il mio stato d'animo e così acquista un senso.
Molto più che un romanzo-4 dicembre 2010
Un libro letto e riletto e riletto ancora, a volte ci passo accanto e non posso trattenermi dal prenderlo in mano e leggere alcune pagine... Trovare il mio sentire di quel momento... Quando lo lessi per la prima volta pensai di averlo scritto io... Cioè... Era quello che sentivo dentro di me, ogni parola la sentivo mia, ogni pensiero mi apparteneva
Profondo-29 settembre 2010
Questo testo sembra sempre di non poter essere finito, ogni volta che mi decido a portarlo a termine lo riscopro, lo esamino, lo distruggo o vi edifico discorsi e pensieri; credo che dovrebbe essere usato e non letto semplicemente...