Middlesex di Jeffrey Eugenides edito da Mondadori

Middlesex

Editore:

Mondadori

Data di Pubblicazione:
29 gennaio 2009
EAN:

9788804584360

ISBN:

880458436X

Pagine:
602
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Recensioni degli utenti

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4 di 5 su 14 recensioni

Scritto con stile semplice e scorrevoleDi l. emanuela-23 maggio 2012

Un romanzo grande, travolgente, malinconico, la vicenda narrata in Middlesex è epica. Si sviluppa nell'arco di quasi un secolo e descrive le generazioni della famiglia Stephanides iniziando dalla guerra tra Grecia e la Turchia nel millenovecentoventi, attraverso un viaggio Atlantico, dalla polvere delle strade di Detroit, attraverso la seconda guerra mondiale, e verso il paradiso metropolitano di Grosse Pointe, Michigan. Uno di quei romanzi da finire e lasciar riposare nell'anima prima di leggerne un altro.

Wow! (non ci sono altre parole)Di b. valentina-3 maggio 2012

Una vera e propria saga familiare è quella descritta da Eugenides in questo romanzo. Sì perché se ci si aspetta la mera storia di un ermafrodito non si è più lontani dalla verità: Middlesex narra dell'intera famiglia deldella protagonista. In questo modo, tra una bizzarra avventura e l'altra, l'autore vuole descrivere il percorso che il gene colpevole ha compiuto per poter infine approdare a Callie.

MiddlesexDi B. Stefano -28 marzo 2012

Un ottimo libro, un tema non facile trattato in modo intelligente ed elegante, senza traccia di moralismo in tutta la narrazione. Descrizioni di luoghi e personaggi ben dettagliate, che fanno immergere in uno straordinario cammino verso la ricerca di sè stessi, non solo mentale ma anche fisica. Trasmette con grande originalità la sensazione di prigione che può essere il proprio corpo. Molto consigliato.

Giustamente premiatoDi u. giovanni-24 gennaio 2012

Questo romanzo, giustamente vincitore del premio pulitzer nel 2003, è la storia di Calliope, una bambina come le altre alla nascita, ermafrodida poi, maschio alla fine. E' anche una cavalcata nel ventesimo secolo, dalla Grecia -Turca degli anni venti all'America dei giorni nostri: una storia di sofferenze individuali e collettive, di diversità fisiche e poltiche: insomma il personale incontra il politico. Affascinante e coinvolgente fino all'ultima pagina.

Una scoperta... In tutti i sensi!Di b. martina-5 luglio 2011

Racconto bellissimo e coinvolgente, scritto con grande abilità e sensibilità. Nonostate il numero delle pagine, arrivi all'ultima ma vorresti che l'ultima non fosse! Lo consiglio a tutti per il tema così delicato che l'autore affronta in maniera esemplare, attraverso la storia familiare, le gioie, le sofferenze i personaggi che il protagonista incontra nel suo viaggio di "trasformazioneformazione". Poetico!

MiddlesexDi D. Andrea-6 aprile 2011

Un immenso rompicapo che però una volta risolto da soddisfazioni. Forse non è la storia più penetrante che possa essere scritta sulla strage degli Armeni, forse non è la storia più sconvolgente che si possa scrivere sulla questione della definizione del genere sessuale, forse l'autore a volte si compiace un po' troppo di se, delle proprie capacità narrative, delle proprie conoscenze scientifiche e storiche, eppure questa storia narrata da Eugenides è coinvolgente a sufficienza. Ben scritta ed accattivante nel costante parallelo tra storia attuale del protagonista e della sua storia passata e della storia della sua famiglia. Una lettura multipiano dove dalla strage degli Armeni avvenuta agli inizi del Novecento si arriva fino ad oggi, passando attaverso le trasformazioni culturali vissute da tre generazioni: i nonni, i padri ed i nipoti. Trasformazioni culturali imponenti per chi come i nonni veniva da un piccolo paesino turco e si trova catapultato nella Detriot dei Ford e del boom economico, ma trasformazioni altrettanto imponenti riguardano la generazione dei figli che da immigrati, ma bianchi ed europei, devono fare i conti in quella stessa Detroit con l'accettazione del nero e della parità dei diritti con questi cittadini da sempre considerati di seconda classe. Tante sono le difficoltà di accettazione di se e dell'altro che in questa storia si dipanano ancora a vari livelli. La difficoltà da parte della generazione dei nonni ad adattarsi e accettare la nuova patria, tanto dall'arrivare a rifiutarsi di parlarne la lingua, ma anche di adattarsi alla modernizazzione della vita rimanendo legati a certe tradizioni della propria cultura. L'elemento unificante della narrazione multipiano è la ricerca della propria identità, ma non solo dell'identità della voce narrante anche rispetto alla sua identità sessule, ma dell'identità di tutti i singoli che la storia la fanno, ciascuno per la sua parte e per il proprio ruolo. Per l'identità di genere mi sembra che la questione sia posta con correttezza e delicatezza e per tutto il tempo della lettura mi ha richiamato potente un'altra narrazione, questa cinematografica, sul medesimo argomento. Penso a XXY il film di Lucia Puenzo presentato qualche anno fa al Festival di Taormina. Anche lì la questione di genere era posta con delicatezza, ma senza alcun falso pudore, come nella storia di Eugenides.