2014, Odissea nella scuola

"2014, odissea nella scuola" è un libro originale nelle idee e nella scrittura, che non possiamo lasciarci sfuggire perché: - è un libro che consente di riaccendere la memoria su questi ultimi 15 anni di storia della scuola; - è un libro che ha la freschezza narrativa della testimonianza diretta e che riporta spesso il lettore nel "laboratorio" delle classi dove si incontrano e pullulano maestre e bambini; - è un libro che mette a diretto e contrastante contatto le pseudoriforme e la scuola reale, con i suoi problemi, priorità, bisogni; - è un libro che capovolge la prospettiva dimostrando la lontananza abissale della cultura e dell'attenzione della classe dirigente verso la scuola; - è un libro che dimostra la continuità politico-ideologica tra la "buona scuola" di Renzi e le politiche scolastiche dei governi di qualsiasi colore che si sono succeduti da molti anni; - è un libro che denuncia i limiti di una valutazione di sistema che dimentica le persone, alunni o docenti che siano; - è un libro che rimette al centro della scuola l'insegnare e l'apprendere, i bambini veri e non quelli virtuali che siamo abituati a veder rappresentati nei luoghi comuni. Leggere e proporre la lettura di questo libro è un contributo alla causa comune di chi vuole veramente il bene della scuola, al di là delle diverse posizioni e delle diverse letture che si possono portare avanti. Di scuola si parla spesso in termini politici o sindacali rivendicativi, in termini economici e di risorse e/o tagli: il libro vuole invece ricordare a tutti che ciò non basta, che la scuola non è solo questo. La scuola è didattica, sperimentazione, ricerca, libertà di insegnamento/apprendimento, la scuola è tempo dell'apprendere e dell'insegnare, la scuola è ambiente di apprendimento, la scuola è cooperazione intenzionale ai fini della crescita cognitiva, socio-affettiva e della cittadinanza. La scuola è idea di scuola, è progetto, è Costituzione.