200 giorni di Lucia M. Collerone edito da Arethusa

200 giorni

Editore:

Arethusa

Collana:
Torrenti
Data di Pubblicazione:
18 maggio 2011
EAN:

9788896848098

ISBN:

8896848091

Pagine:
413
Formato:
brossura
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Trama 200 giorni

Quando a sedici anni ti ritrovi in classe una nuova insegnante che non riesce a capire il fatto che non sei stupida ma solo dislessica, allora 200 giorni di scuola possono sembrare davvero infiniti. La formula di Lorena per superare indenne questo anno scolastico è semplice: scrivere del suo mondo, tutto vissuto in una piccola città nel cuore della Sicilia. Raccontarsi è il mezzo che ha per esprimere i propri pensieri su ciò che le sta accadendo intorno: nella classe, dove alcuni professori non si sforzano di capire i ragazzi, ma dove c'è ancora spazio per imparare delle preziose lezioni di vita; a scuola, dove un generale disagio si tramuta talvolta in episodi di bullismo e di intolleranza verso "i diversi", ma dove l'amicizia si rivela sempre una forza aggregante per lottare contro le ingiustizie; a casa, dove i genitori sull'orlo del divorzio cercano ancora una volta il modo per starle accanto nell'affrontare i suoi problemi. E nel suo cuore, dove ha fatto breccia un ragazzo più grande di lei e dove per la prima volta si scontrano passioni e paure mai provate.

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4 di 5 su 1 recensione

CUORI IN TEMPESTA Matilde Perriera e Clizia SardoDi P. Matilde-23 agosto 2012

CUORI IN TEMPESTA. Recensione di 200 GIORNI, Matilde Perriera e Clizia Sardo 200 GIORNI, edito da Arethusa nell'aprile 2012, è da leggere con attenzione per non perdere nulla del coinvolgente discorso strutturato in diacronia con continui feed-back o frequenti entrelecement; uno scorrere distratto delle pagine farebbe sfuggire passaggi chiave dell'io narrante, che, figura autodiegetica, ricalca il metaforico percorso spirituale di chi, scoprendo la funzione apotropaica del confronto attivo e coniugando intelligenza vivace e desiderio di apprendere, scopre la propria normalità e si salva. 18 ben spesi per il testo in cui Lucia Maria Collerone esamina il disturbo ontogenetico della DISLESSIA nelle varie specificazioni, consegnandone una visione nuova, orientata a influenzare quanti, insegnanti, genitori, ragazzi con DSA, vivono il problema. Nelle 416 pagine, la Dottoranda di ricerca in Scienze cognitive chiarisce i disturbi della presunta malattia che, non generati da handicap con danni cerebrali, pur con impedimenti nelle principali abilità della comprensione, potranno essere attenuati grazie a una tempestiva abilitazione cognitiva. Incipit in medias res, all'undicesimo primo dei 200 giorni di scuola in un'aula scolastica per il lungo racconto ambientato in una cittadina del Centro Sicilia, nel momento in cui Lorena Bellante affida le sue traGGedie al diario perchè la Buttafuoco la ridicolizza anzichè chiederle la brochure con le misure concordate tra psicologo e neuropsichiatra, da un lato, terapista e insegnanti, dall'altro. La sedicenne con dislessia evolutiva su base genetica e neurobiologica, tenta di costituire una rete con approccio omogeneo e scrive, in forma epistolare, un Vademecum; si rivolge a Tenebra, ma allude anche agli altri Proff, i quali, nonostante la Legge 170 8102011, decreto attuativo 2072011, l'affliggono con attacchi verbali più lesivi di una punta di spada. In antitesi, Mitica, attenta al mondo interiore degli alunni e contraria a folli corse verso asettici programmi ministeriali. Nel sistema attanziale, che pullula nell'universo di 200 GIORNI, uno sguardo di profonda stima su tutti, tranne su SLURPPirrello fRedRgrafo che non ha mai resipiscenza. E Valerio Virone? Emerso dall'ombra senza nessuna presentazione alla 34esima pagina, dà alla ragazza il quid necessario per farle risalire la china. Tutto ok, tranne i sospetti sul mercoledì misterioso. Soltanto alla 204esima pagina, la Grande verità di Biribì. Le situazioni che, con molteplici sfaccettature, si snodano sono prezioso laboratorio socioculturale difficilmente collocabile, Memoriale autobiografico? Proposta metodologica? Romanzo di formazione? Trattato medico-scientifico? 200 GIORNI è tutto questo e anche di più, con pagine di alto lirismo attraverso cui Lucia, suffragata dalle esperienze all’interno del progetto “LIBERA...MENTE IMPARO” da Lei coordinato, scandaglia l'animo del bruco che diviene farfalla con il supporto di strategie multisensoriali promosse dall'AID, mentre si percepisce l'angoscia di chi si assume il compito di prenderla per mano. L'opera è anche Prova stilistica trascinante che, in maniera semplice ed esaustiva, produce un cortocircuito con il lettore con nozioni di accreditata valenza scientifica. Strutture sintattiche rigorosamente paratattiche, intenti mimetico-descrittivi, accostamento eretico tra registro colto di chi narra ed espressioni tipiche locali, dialoghi, proverbi, vocaboli in inglese, intrusioni dialettali, espressioni crude, vivaci neologismi, esprimono, in ipotiposi, il mondo interiore di sedicenni della provincia siciliana. Degna di rilievo l'immagine di copertina disegnata da Jacek Chabraszewski, sintesi delle difficoltà dei soggetti interessati e della conseguente ricerca di strumenti compensativi dispensativi per agevolarne l'apprendimento. Una porta chiusa richiama le complicanze dei DSA, ma è pure filtro fisico che stimola la mente; la ragazza apre la porta, è sbigottita per ostacoli frapposti, ma la curiositas la spinge in avanti. Lo sfondo bianco, metafora di un'esistenza non pienamente goduta, è spezzato dai capelli al vento, prolessi di forza propulsiva che neutralizza il nero della lavagna e codifica il lilla rosato dell'ametista, la pietra che mantiene desti e vigili. Ci si augura che vada in porto l'iniziativa della trasposizione filmografica dell'opera; il linguaggio cinematografico, congeniale agli stili cognitivi degli studenti, dimostrerebbe come la fertile penna dell'autrice non sia soltanto narrazione lineare di una microstoria, ma incisione di un problema spesso misconosciuto dalla Macrostoria. La Sharadafilm di Roma ha già acquistato i diritti cinematografici del manoscritto originale e avviato un percorso di collaborazione con la Rai; l'effetto a specchio, grazie agli aspetti più prettamente profilmici, favorirebbe ulteriormente l'approccio circolare delle risonanze sulla DISLESSIA, di riflettere, di sottolineare che l'istrice spinoso ha superato il labirinto del suo cuore in tempesta ed è uscito dal carcere.