1956. L'anno spartiacque di Luciano Canfora edito da Sellerio Editore Palermo
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1956. L'anno spartiacque

Collana:
La memoria
Data di Pubblicazione:
13 ottobre 2016
EAN:

9788838935725

ISBN:

8838935726

Pagine:
182
Formato:
brossura
Argomento:
Storia postbellica del 20. Secolo: dal 1945 al 2000
Disponibile anche in E-Book
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Descrizione 1956. L'anno spartiacque

"Il 1956 va riconosciuto come uno spartiacque tra i più importanti del Novecento. Innanzitutto nella storia del comunismo, per il quale è senza dubbio l'anno-shock, che colpì tutti, i militanti, i simpatizzanti, gli avversari. In quell'anno si produssero due fatti memorabili. Il primo fu la celebrazione a Mosca del XX congresso del Partito comunista durante il quale fu demolita, in sostanza, la figura di Stalin. Questo accadeva a febbraio. [...] Stalin era diventato l'uomo simbolo della vittoria della democrazia contro il nazismo e il fascismo e quindi di ogni popolo aggredito, soverchiato dal nazismo. [...] Poi, tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre, ci fu la rivoluzione ungherese, che provocò la reazione militare, dopo qualche esitazione, dell'Unione Sovietica. [...] Anche in quel caso si trattava della distruzione di un mito. Ma quell'anno fu uno spartiacque anche da un altro punto di vista, da quello, detto sinteticamente, della storia del colonialismo. Perché nel 1956 si verificarono due eventi altrettanto importanti e significativi come quelli occorsi nell'ambito del mondo comunista. Innanzitutto ci fu la nazionalizzazione del Canale di Suez da parte dell'Egitto di Nasser, che si riprendeva così un pezzo del suo territorio nazionale, sottraendolo alla concessione franco-inglese che lo aveva governato e posseduto... e l'occupazione del Porto Said." Nel 1956 è cambiato il mondo e in pochi lo sanno. La storia del Novecento ha un prima e un dopo e quella separazione è ben raccontata da Luciano Canfora in 1956. L’anno spartiacque. Tre eventi cruciali hanno reso questi trecento sessantacinque giorni cruciali: la rivoluzione ungherese e la sua repressione, la crisi di Suez e il ventesimo congresso del Pcus. L’autore, insegnante di latino e greco, aveva già raccontato il grande secolo scorso in Intervista sul potere e in Spie, Urss, antifascismo. Gramsci 1926 – 1937. Qui ci racconta i rapporti di un mondo diviso tra Occidente e blocco sovietico. Luciano Canfora racconta il 1956 attraverso l’analisi delle contraddizioni che erano alla radice del rapporto segreto di Krusciov, degli ambigui inizi della destalinizzazione, della rivoluzione ungherese e della sua repressione, della crisi di Suez, che costituirono il riflesso dell’ambiguità speculare dell’Urss e delle potenze occidentali nell’appoggiare e contrastare opposti nazionalismi. Sono tre eventi strettamente collegati e che contribuiscono, con la loro strategica importanza, ad essere fondamentali per comprendere la storia del Novecento. Interpretarli, scandagliarli, renderli comprensibili agli occhi del lettore è il compito di Luciano Canfora. Dopo aver letto questo libro capiremo davvero come il 1956 sia stato l’anno spartiacque che ha poi definito gli equilibri di tutto il mondo. Ancora adesso ci trasciniamo dietro queste conseguenze e le accogliamo tra noi come imprescindibili momenti storici da comprendere a fondo per capire il nostro presente.

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